Editoriale per l’Assemblea Ordinaria dei Soci.

lunedì, 24 Giugno , 2024

È tempo di bilanci, di declinazione di numeri e di dati, di predisposizione di documenti contabili e valoriali, di relazioni accompagnatorie e di adempimenti burocratici.

È tempo di rincontrarsi e ritrovarsi in assemblea tra soci, come ogni anno, per discutere e deliberare sugli aspetti più importanti della vita del nostro Consorzio, ma è anche il tempo di tracciare un resoconto di quanto espresso in termini di impegno e di attività in questi anni, specialmente a conclusione di un ciclo e all’inizio di uno successivo in cui si va a delineare e definire il rinnovo delle cariche sociali. 

Tutti noi siamo consapevoli che i numeri, per quanto potenti e affascinanti, dicono solo in parte dell’intera realtà di un’organizzazione. C’è sempre tutto il resto che va al di là delle cifre e che si delinea in una concretezza fatta di persone e volti, di storie individuali e di relazioni, di esperienze e di professionalità, di tessuto sociale e di prospettive.

C’è altro, c’è un resto che va presentato e raccontato perché quei numeri espressi nei bilanci possano colorarsi ed animarsi.

I numeri sono, infatti, il risultato dell’impegno di tutte le cooperative socie che, pur conservando una propria individualità, hanno fatto una scelta preferenziale nel far parte di una unica organizzazione identitaria, avendone condiviso il sentire comune della realizzazione una società migliore e più inclusiva, attenta ai bisogni pronta a fornirne le risposte

Senza i necessari accorgimenti, però, si correrebbe il rischio di cadere nei labirinti dell’autoreferenzialità: non basta solo riconoscersi e far parte di un’unica organizzazione perché se ne condividono i valori, dedicando energie ed attenzione alla propria auto-promozione e alla pubblicazione delle attività d competenza, è necessario attivare un percorso di narrazione esterno, unico strumento capace di superare i confini della propria realtà per sostenere e promuovere l’idea della comunità che vogliamo abitare.

Con la narrazione si realizza lo scopo di farsi conoscere raggiungendo sempre più persone, anche al di fuori della propria cerchia.

Narrare e comunicare vuol dire viaggiare su binari diversi ma avendo sempre come riferimento un orizzonte comune.

Narrare e comunicare le buone pratiche del nostro agire quotidiano aggiunge valore e significato non solo all’identità di ciascuna cooperativa, ma consente anche di comunicare il nostro posizionamento sui temi sociali e il nostro contributo alla realizzazione del welfare del domani.

Pasqualino Capoluongo

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