Prova a fare una ricerca nel sito usando una parola chiave.
Home » News » Notizie » PROGETTO COMUNITARIA-MENTE : LA SALUTE MENTALE IN RETE
giovedì, 26 Agosto , 2021
A distanza di alcuni mesi dal suo avvio, il progetto COMUNITARIA-MENTE, finanziato con i fondi CEI 8XMILLE si conferma come uno dei dei presìdi a tutela della salute mentale più efficaci nella nostra provincia. Il gran numero di richieste, ad oggi, conferma il successo del progetto e l’effettiva esigenza sul territorio di un servizio che offra un sostegno concreto ai malati psichiatrici e alle loro famiglie.
Il progetto Comunitaria-Mente è stato ideato ed elaborato sulle criticità rispetto alla malattia mentale e sulla carenza dei servizi di cura e riabilitazione in Irpinia. Infatti i servizi pubblici presenti sono tutti a carattere residenziale e la cura solo farmacologica. Mancano servizi territoriali e quelli semiresidenziali. Ma soprattutto sostegno e auto mutuo aiuto a favore dei familiari che vivono il dramma della malattia mentale, assenza di campagne contro lo stigma della persona sofferente di patologie psichiatriche. Non esiste alcuna concreta esperienza di cooperative di tipo B per l’inserimento al lavoro. Tutto tradisce lo spirito della legge quadro 180 e del progetto obiettivo regionale. Tutta questa situazione già drammatica nella sua realtà si complica con la pandemia da covid-19. Difatti i primi interventi di aiuto del progetto Comunitaria-Mente sono stati rivolti a giovani adolescenti trascinati in questa drammatica realtà del distanziamento sociale del covid-19
Quando parliamo di prevenzione non possiamo che partire da due concetti che formano il binomio in negativo rispetto alle patologie psichiche. Tutti coloro che, che a vario titolo, si occupano di queste problematiche sanno come la stigmatizzazione e la discriminazione derivanti dalla malattia mentale siano fra le principali cause che ostacolano una tutela della salute mentale di qualità adeguata. E’ ormai riconosciuto che un approccio preventivo alla salute mentale appare in grado di influenzare questi elementi, modificando lo stigma che accompagna la persona che soffre di un disturbo psichico e i suoi familiari . Quindi attraverso una maggiore informazione sulle malattie e i servizi, anche attraverso i social, si può incidere sulle opinioni e i pregiudizi. La verità che anche stavolta la Chiesa con le sue realtà si fa carico di una delle problematiche che affligge profondamente la nostra società. Oggi le istituzioni non capiscono o non vogliono capire come vi sia la necessità di introdurre un approccio preventivo in ambito psichiatrico. Questo intervento trova la sua ragion d’essere nel fatto che i disturbi psichici e, più in generale il disagio psichico, rappresentano una questione di salute pubblica data la loro incidenza e prevalenza, la potenziale cronicità, i costi che determinano, le conseguenze per coloro che ne sono affetti e per le loro famiglie.
Il progetto si compone di una serie di azioni che possiamo così declinare:
Il progetto vede il coinvolgimento, di n. 2 Psicologi/psicoterapeutici, di un educatore e di un assistente sociale, ma soprattutto di un gruppo di volontari che da anni operano nel disagio psichico. Fondamentale è l’apporto che la COOPERATIVA KOINON , opera segno della Caritas diocesana di Avellino, offre al progetto occupandosi della gestione del servizio e in particolare delle attività di inserimento al lavoro per un gruppo di giovani agli esordi della malattia. Infine il progetto vede il coinvolgimento dell’Associazione dei familiari per la salute mentale denominata “8 MAGGIO-ODV”.
Sotto lo spettro del disagio psichico ricadono i seguenti disturbi:
Il territorio dove si attua il progetto Comunitaria-Mente comprende alcuni comuni della diocesi di Avellino, oltre alla città di Avellino le azioni progettuali sono presenti in N. 16 comuni e precisamente nei comuni di Pratola Serra, Summonte, Grottolella, Forino, Sant’Angelo a Scala, Contrada, Atripalda, Montefredane, Manocalzati, Capriglia Irpina, Cesinali, Parolise, Santa Lucia di Serino, Ospedaletto d’Alpinolo, Mercogliano e Monteforte Irpino. Ciò è stato possibile grazie alla presenza delle realtà parrocchiali attenti al tema del disagio psichico. Sono le antenne che recepiscono, prima degli altri quel malessere invisibile che rende la vita un peso insopportabile.
Secondo i dati dei centri di ascolto Diocesani e in particolare del Centro di ascolto Zaccheo emerge la necessità di interventi sulla fascia dei giovani e sulle famiglie. Queste criticità vengono confermanti dai dati del DSM di Avellino.
Il Dipartimento di Salute Mentale di Avellino nei paesi interessati dalle azioni progettuali ha trattato nel 2018 quasi 4.504 persone, corrispondenti a 13,5% della popolazione. L’incremento annuo di prese in carico nel 2019/2020 è del 7,9%. Cresce l’utilizzo dei trattamenti sanitari obbligatori (TSO) sul totale dei dimessi, sono il 21,8%, contro il 16,6% dell’intera Campania.
altri articoli della categoria Notizie